martedì 28 aprile 2020

Lo stiacciato di Donatello a Napoli



Ciao ragazzi 
non potevo fare a meno di informarvi dell'esistenza di un'opera di Donatello  a Napoli: "L'Assunzione della Vergine".
Sicuramente vi capiterà, quando torneremo alla vita "normale", di fare una passeggiata nel nostro capoluogo, magari nel centro storico e questa potrebbe diventare  un'occasione per visitare Sant'Angelo a Nilo, la piccola ma bellissima chiesa in cui è custodita quest'opera, un esempio di "stiacciato", la tecnica scultorea rivoluzionaria inventata da Donatello che avete avuto modo di conoscere studiando "Il banchetto di Erode", la formella bronzea per il fonte battesimale di Siena. 

Sant'Angelo a Nilo
La chiesa di Sant'Angelo a Nilo si trova nel centro storico di Napoli, nel cuore della Napoli greco-romana, in una piazzetta dedicata al dio Nilo, all'angolo sud-est di piazza San Domenico, con una facciata rivolta su via Mezzocannone.







È anche conosciuta come Cappella Brancaccio, poiché conserva al suo interno una delle opere di scultura più importanti presenti in città, il Sepolcro del cardinale Rainaldo Brancacci di Donatello, realizzato in collaborazione con l'architetto e scultore fiorentino MichelozzoFu proprio il suddetto cardinale a volere la costruzione della chiesa, tra il 1385 e il 1401, da dedicare a San Michele Arcangelo e a San Marco. L’aspetto attuale della chiesa risale al 1709, dopo l’intervento dell’architetto Arcangelo Guglielmelli che elevò la navata e la cupola arricchendola di decorazioni in stucco ed altre opere d’arte.




Il Sepolcro del Cardinale Brancacci

E' da considerarsi una delle prime e maggiori testimonianze del passaggio dalle forme tardo-gotiche a quelle rinascimentali. Pur avendo un tradizionale impianto a baldacchino in stile  tardo-gotico, il monumento presenta sculture e rilievi che stupiscono per la  loro modernità. L'opera, in un primo momento collocata lungo una delle pareti della chiesa originaria ed ora visibile alla destra dell'altare maggiore, fu eseguita a Pisa tra il 1426 e il 1428 da Donatello ed altri maestri toscani come Michelozzo e Pagno di Lapo Portigiani e inviata a Napoli per mare. E' certamente di Donatello, il pannello in rilevo "stiacciato" che raffigura L'Assunzione, emblematico della nuova spazialità tipica del Rinascimento. 

L'Assunzione della Vergine
Descrizione dell'opera


Definizione                        rilievo 
Soggetto                           Assunzione della Madonna
Datazione certa Anno      1427  
Definizione Culturale       Rinascimento 
Autore                              Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello  
Materia e tecnica            marmo scolpito  stiacciato
Dimensioni                       70X90 ca.  



L'Assunzione della Vergine di Donatello è un rilievo "stiacciato" in marmo bianco , facente parte della tomba Brancacci della chiesa di Sant'Angelo a Nilo a Napoli. Risale al 1426-1428.

Il rilievo rettangolare si trova al centro del fronte del sarcofago del cardinale Rainaldo Brancacci ed è uno dei pochi elementi del monumento attribuibili con certezza a Donatello. 
Per lavorare al monumento Donatello e Michelozzo affittarono appositamente una bottega a Pisa nel 1426, da dove spedirono poi via imbarcazione l'opera completa nel 1428. La scelta del soggetto dell'Assunzione è insolita per un monumento funebre. Forse si trattò di un'esplicita richiesta del committente, che era molto legato alla chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma, dove si viveva con particolare partecipazione la festa dell'Ascensione di Maria.
Il bassissimo rilievo mostra al centro la Vergine Maria, che sta seduta su un trono coperto da un telo mentre, con le mani giunte, sta ascendendo al cielo portata su da un gruppo di angeli disposti a semicerchio attorno alla sua nuvola di luce. Le loro figure sono trattate in maniera originale, quasi disegnata, con alcuni puttini tra le nuvole a bassissimo rilievo, vera genialità  dell'artista. L'espressione della Vergine è intensa ed emotivamente espressiva, come nelle migliori opere di Donatello, mostrando timore ma, nello stesso tempo, la consapevole accettazione del suo destino. La Madonna non ha lineamenti idealizzati, ma è ritratta come una donna matura. La sua figura è quella maggiormente a rilievo ( appena 10 millimetri !), creando ombre scure attorno alle braccia, al volto e negli incavi degli occhi, che accrescono per contrasto la sua espressività.

Lo stiacciato

Lo stiacciato è una tecnica scultorea che permette di realizzare un rilievo con variazioni minime (talvolta si parla di millimetri) rispetto al fondo. Può essere realizzato sia in rilievo che incavato. Per fornire all'osservatore un'illusione di profondità, lo spessore diminuisce in modo graduale dal primo piano allo sfondo. Questa tecnica è per alcuni aspetti più simile ad un'immagine che alla forma della scultura e quindi si rivela adatta all'applicazione della prospettiva.
Questa tecnica è stata utilizzata soprattutto nel XV e nel XVI secolo e ne fu iniziatore e maestro proprio Donatello. L'esempio più antico è lo sfondo del rilievo di "San Giorgio libera la principessa" (1416-1417), 


e la celebre Madonna Pazzi 1425-1430 ca. conservata nel Bode-Museum di Berlino ) 


con l'affetto di sempre
Prof >3

2 commenti:

  1. Prof che bella cosa è avere un opera di Donatello nella nostra provincia!😁

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E'vero Felice,siamo proprio fortunati! Napoli è uno scrigno di opere d'arte di ogni epoca fin dalla preistoria e dobbiamo imparare a conoscerla per apprezzare il suo immenso patrimonio e valorizzarlo anche solo divulgando le sue bellezze. Grazie per il commento!

      Elimina